Goso costruzioni

Villa Monofamiliare

2010
GOSO COSTRUZIONI

Il Progetto

Costruzione ex novo su lotto di terreno  lungo la strada principale che da Cengio porta all’agglomerato di Racchetta, il perimetro irregolare e le dimensioni del sito influiscono sull’aspetto finale dell’opera ovviamente insieme ad altri fattori: la forma allungata e stretta, l’orografia depressa rispetto alla sede stradale, la fascia di inedificabilità individuata dal rispetto delle distanze dalla strada e dai confini, la necessità di allinearsi ai percorso esistente, definiscono le linee guida che si tramutano in una sagoma collocata nel punto più alto possibile del lotto ed allungata nel senso di sviluppo maggiore del terreno. 

Considerazioni

L’edificio, una casa monofamiliare isolata, risulta composto dall’aggregazione di più parti contenenti ognuna una specifica funzione: la zona centrale con l’ingresso pedonale dalla strada, costituisce il perno dell’insieme contenendo i servizi e i collegamenti principali e connettendo la zona notte (posta nella porzione più Isolata del lotto) e la zona giorno (Il cui asse principale è orientato verso sud ovest, garantendo l’esposizione al sole per tutto l’arco della giornata), a cui si aggiunge il giardino d’inverno. i quattro corpi sono composti secondo una conformazione planimetrica a L e soddisfano il concetto secondo il quale l’edificio è formato, oltre che da un Insieme di spazi interni, anche da una struttura compositiva esterna la quale deve Inserirsi In un ambiente e che non deve porsi in contrasto con i suoi presupposti culturali,

Tale disposizione planimetrica non chiusa in se stessa ma aperta verso l’ambiente circostante avvalora l’intento progettuaie di ricavare uno spazio edilizio delimitato dagli edifici stessi. Il fabbricato, nonostante abbia una forma articolata e sia caratterizzato da un’elevata superficie disperdente, risulta necessitare di un bassissimo consumo energetico che gli consente di rientrare nella classe A.
La falda principale orientata verso sud, ha una superficie che risulta essere pari al 30% della superficie di copertura dell’intero dell’immobile allo scopo di garantire l’installazione del maggior numero di pannelli possibili e di ottimizzarne pertanto il rendimento.

Le superficie opache verticali e orizzontali sono state coibentate con uno strato di isolante dello spessore di 16 cm.
L’edificio è inoltre dotato di un impianto di riscaldamento a pannelli radianti annegati nel sottofondo del pavimento, quindi a bassa temperatura, con tutti i vantaggi che questo comporta.
Sono presenti due generatori di calore alimentati entrambi con energia rinnovabile, più precisamente uno ad energia solare e l’altro a biomassa:
pianto solare, costituito da 4 pannelli di circa 2,2 m’, va ad integrare mediante bollitore sia l’energia necessaria per la produzione di acqua calda sanitaria sia l’energia necessaria per il riscaldamento degli ambienti, mentre il secondo generatore è costituito da una caldaia a pellets modulante.

L’impianto fotovoltaico, composto da 12 pannelli, consente una potenza di picco di 2,72 kW.
Particolare attenzione è stata posta anche in merito al raggiungimento di un buon confort estivo, realizzando tamponamenti perimetrali dotati di discreta massa specifica tale da aumentare lo sfasamento termico.
Tutti questi accorgimenti fanno sì che l’edificio risulti ad emissioni di CO2 pari a zero rientrando di fatto nel nuovo concetto di costruire secondo il quale i fabbricati non devono essere consumatori di energia, bensì produttori.